lunedì 17 maggio 2010

Quando il Maestro è lo scemo del villaggio...

Questo post rende onore a due personaggi.
Uno è Mullah Nasruddin, protagonista di molte storielle sufi che, ascoltate o lette, provocano ciò che, per dirla con lo zen, sbarra la strada del pensiero – vuoi per l'uso del paradosso, vuoi per una sorta di guerriglia psichica contro l'impero delle parole.
L'altro è Drukpa Kunley, mistico tantrico tibetano del XV secolo, dissoluto e libertino. Dedito al sesso, alla meditazione, alla provocazione e alla birra.

Tra i tanti savi del villaggio globale che cercano con una candela accesa in mano il fuoco della verità, tramite la paura (cospirazioni), la ricerca dell'illuminazione (spiritualità) e la soddisfazione (successo), rendere omaggio a due antichi scemi del villaggio, liberi dalla paura, illuminati e soddisfatti di sé senza manco saperlo, mi è sembrata una buona idea.
Buona lettura.

L'articolo che stai cercando e tutti gli altri articoli di questo blog saranno ripubblicati nel blog o nelle edizioni cartacee del nuovo progetto editoriale di Fabrizio Ponzetta: AH!